Ormai erano anni che dicevo a Lorenzo di voler andare a Civita di Bagnoregio, un piccolo borgo medioevale arroccato su una collina, nel cuore della Tuscia, a solo un’ora e mezza da Roma, raggiungibile da Bagnoregio, tramite un ponte lungo e stretto dove né macchine, né moto, possono circolare.
Dodici sono gli abitanti di questo minuscolo borgo rimasto fermo ai primi del 900’, oltrepassato il ponte e la porta principale, si ha subito la netta sensazione di essere catapultati in un’altra epoca… non vi sono strade asfaltate e la piccola piazza principale è ancora come allora, realizzata in terra battuta, con edifici circostanti in tufo faccia vista e malta!!
Come arrivare…
Bisogna innanzitutto capire la differenza tra Bagnoregio, la cittadina, e Civita di Bagnoregio! Naturalmente quest’ultima è collegata, appunto, tramite un ponte pedonabile, dove per entrare bisogna pagare l’ingresso di 5€ a persona!
Vi sembrerà strano, ma per arrivare a quel ponte che vedrete da lontano scorgere lungo la strada, non è semplice… Noi siamo andati probabilmente in una domenica autunnale, poco affollata e siamo riusciti a trovare parcheggio ai piedi del bel vedere, pagando le strisce blu e poi andando a piedi.
Fate attenzione, dovete entrare a Bagnoregio, seguire la strada fino ai parcheggi che vengono indicati lungo la via e da lì parcheggiare, cercando di avvicinarvi il più possibile al ponte, non ché al belvedere per poi iniziare la “sfacchinata”!
Sfacchinata direte voi… si perché non sembra ma è lontana da dove si parcheggia, ne vale la pena ? Assolutamente si!!!
Perché “La città che muore” …
Avvicinandovi a Bagnoregio, troverete lungo la strada dei cartelli che vi indicheranno Civita di Bagnoregio ( la Città che Muore )… Non è una diceria, ma l’amara sorte che questo Borgo meraviglioso avrà…
La collina sulla quale è stata costruita Civita Di Bagnoregio, nasce sopra due letti pluviali che col tempo hanno deteriorato la base della montagna, sgretolandosi con le piogge e l’innalzamento dell’acqua, pian piano questa meraviglia, sparirà, sprofondando nella vallata circostante e sparendo per sempre !!
Questa è Civita di Bagnoregio, un emozione averla potuta vedere, come ho scritto sopra, non vi sono macchine né altri mezzi a motore, solo dei quad possono entrare e uscire a determinati orari e per le emergenze, sempre dei quad appositi intervengono al bisogno!
Ci sono due bar, delle piccole botteghe artigiane, e dei ristoranti che offrono prelibatezze locali, assolutamente da provare!! Un giardino incantato che affaccia sulla verdeggiante vallata della Tuscia…
Immaginarsi com’era centinaia di anni fa, non è difficile, nel momento in cui tutto è rimasto immutato… chiudendo gli occhi puoi ancora sentire le ruote dei carri con cavalli che passeggiavano da una parte all’altra del borgo, portando viveri e utensili per la casa. Donne e uomini vestiti con capi d’epoca medioevale, camminare e vivere semplicemente nella serenità di in borgo lontano da tutto, dove la percezione della quiete è percettibili ad ogni senso..
Se andrete a Civita di Bagnoregio… verrete catapultati all'improvviso in un'altra epoca... come entrare a far parte di un film d'altri tempi, consapevoli ahimè... che un giorno sparirà...
Questo è ciò che attrae di questo borgo e rattrista allo stesso tempo, non si può sapere né quando, né fra quanto tempo questo accadrà, solo madre natura, deciderà la sua sorte.
Questo diamante, incastonato nell'Italia centrale, ci abbandonerà un giorno ... per questo dedico questo articolo ai suoi abitanti e alle persone che ogni giorno curano senza secondi fini questo piccolo borgo italiano...
Lunga vita a te Civita di Bagnoregio... bella sei e bella rimarrai sempre nei ricordi avvenire!!
Che bella descrizione!ci lascia una dolcissima malinconica, complimenti
Si è vero Elisa, devi andarci ti piacerebbe tanto!!